Cerca
Close this search box.

Why so serious? EU politics can be fun!

di Silvia Pisacane

 

Esistono due tipi di persone: quelle appassionate di politica e quelle un po’ confuse e spaventate dai grandi paroloni. Le due facce delle stessa medaglia si incontrate in questo workshop al Parlamento Europeo di Strasburgo durante #EYE2018. 

Bruxelles non è solo la capitale del Belgio o patria di patatine fritte e fumetti, è soprattutto il centro politico dell’UE: il posto dove le decisioni più importanti vengono negoziate tra le istituzioni prima che diventino realtà per i paesi membri. Un’ambientazione perfetta per un gioco di ruolo. 

L’obiettivo? In un paio di ore creare un confronto vivace e colmare qualche lacuna. Come? Con una specie di Monopoli europeo dove invece delle classiche pedine viaggiavano proposte di legge, in cui euroscettici e europeisti si sono messi in gioco! 

Come potete intuire si tratta di un gioco molto interattivo che non solo aiuta a capire alcune dinamiche istituzionali ma, simulando situazioni verosimili, aiuta ad aumentare capacità comunicative e di leadership. 

Proprio per questo, alla fine del gioco è seguito un momento di confronto, un dibattito su come l’Europa contribuisca al divertimento e all’interazione tra le nuove generazioni grazie ai progetti come Erasmus+ e a una serie di finanziamenti pensati appositamente per i giovani. 

Ma veniamo alle regole del gioco. Ogni giocatore presenta uno o più progetti di legge e cerca di farli adottare il più rapidamente possibile, sia dal Parlamento Europeo che dal Consiglio d’Europa.

Si procede tirando i dadi (come nel classico Monopoli) e, a seconda della posizione raggiunta sul tabellone, i partecipanti possono imbattersi in vantaggi, svantaggi o imprevisti. Proprio come nella vita reale! Alla fine chi porta a casa più progetti di legge approvati, vince.

Il senso del gioco favorisce l’idea di un Europa che si costruisce con una visione di insieme. Punto cruciale dell’European Youth Event, infatti, è trasferire ai partecipanti l’entusiasmo necessario per esercitare i diritti e doveri del buon cittadino, e procedere verso una visione di comunità che cerca di raggiungere tutti, senza tralasciare nessuno.

Idee, sogni e ambizioni posso essere realizzati e supportati. E’ importante lasciar passare l’idea di un sistema che cerca di essere semplice e trasparente. In ultimo, il gioco invita alla partecipazione e alla consapevolezza, elementi importanti, anzi imprescindibili, per le vicine elezioni 2019. 

Gruppi di 6-7 persone, attrezzati di spirito sportivo e simpatia, hanno approfondito tematiche e rivisto le loro posizioni senza mai annoiarsi. Il percorso è fatto di zone bianche blu (neutrali) e altre 15 zone più dinamiche. Vediamone qualcuna:

Subsidiarity test: la prova è quella di portare avanti la propria proposta e avere il consenso della maggioranza. 

Linguistic diversity: l’UE ha bisogno di tanti traduttori, se non è ancora possibile lavorare su una proposta presentata in lingua non ufficiale, bisogna saltare un turno.

Influence: qui si sfida la sorte. Prima di tirare il dando delle percentuali positive e negative bisogna decidere quale istituzione si vuole influenzare, se il Parlamento Europeo oppure il Consiglio del parlamento Europeo.

Lobbying: Per aiutare l’attività dei lobbisti a sostenere la tua giusta causa, potresti chiedere opinioni intorno a te!

La suspense aumenta quando bisogna estrarre le carte dai due mazzi nei casi di: Interference card (azioni principalmente rivolte alle istituzioni) e di Event card (azioni rivolte invece ai giocatori).

Il nome dei gioco è Legislativity ed è stato creato da Europa Zentrum Baden-Württemberg. Cosa aspettate a provarci? Si può trovare il gioco originale online: https://goo.gl/eafG7z 

p.s. vi sveliamo un segreto: i tedeschi sono stati il gruppo più competitivo tra quelli partecipanti!