Una star che ha raggiunto il successo nel ruolo di Birdman, supereroe alato e mascherato, vuole dimostrare di essere anche un bravo attore. Scrive l’adattamento del racconto “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”, e decide di dirigerlo e interpretarlo in uno storico teatro di Broadway.
Il regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu, con lunghissimi piani sequenza e attori che recitano senza interruzioni, riesce ad ottenere l’attenzione degli spettatori e portarli in un viaggio di esplorazione emotiva di un uomo con un ego ingombrante che non sa distinguere l’amore dall’approvazione. Con Michael Keaton nei panni del protagonista si raggiunge un livello di metacinema, essendo Keaton noto principalmente per aver vestito i panni di Batman. Il ritmo incalzante del film è dato da una pianificazione meticolosa, una incredibile agilità nei movimenti di macchina, una recitazione ineccepibile, un rullo di batteria che accompagna tutte le azioni che coinvolgono il protagonista.
Recensione a cura di Mattia Canino, montaggio di Andrea Cascella