Negli ultimi mesi, dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Unione europea ha dimostrato di essere in grado di accogliere milioni di rifugiati ucraini. Un fatto che non ha cambiato l’approccio restrittivo all’accoglienza che gli Stati membri hanno sempre sostenuto verso altre rotte migratorie, ad esempio, quelle del Mediterraneo.
Questi migranti – a differenza dei primi – vengono maltrattati e respinti sia dai Paesi europei che dagli Stati confinanti e, nonostante si stia aprendo qualche spiraglio per un accordo comune sull’immigrazione, l’Unione europea fatica a difendersi dall’accusa di avere un doppio standard.
A cura di Chiara Andreazza