“Stare a casa” e mantenere la “distanza sociale” può sembrare difficile per ognuno di noi, ma ha di sicuro conseguenze più complesse per migranti, rifugiati e richiedenti asilo presenti sul territorio europeo. Ne abbiamo parlato con l’associazione Apriamo i Porti, e con Mauro Striano dell’ONG FEANTSA (European Federation of National Organisations Working with the Homeless).
Alice Masoni, da Lussembrugo, per Europhonica.