Eccoci, la 6a puntata del podcast targato RadUni Musica che ci permette di viaggiare nel mondo con la musica, anche in questi periodi di stasi forzata!
Quindi libratevi dai vostri salotti e camerette, perchè oggi si parte alla volta delle isole caraibiche!
CALYPSO
La prima di queste tappe ci porta sulle isole di Trinidad e Tobago, esattamente di fronte al Venezuela. E’ in queste terre che nasce il genere Calypso, usato dagli schiavi per comunicare nelle piantagioni senza essere capiti. Pian piano il genere si è evoluto e ha saputo conquistare presto anche il Nord America. Una punta di diamante di questo stile è sicuramente la grande Calypso Rose, una delle prime donne ad entrare nella storia degli artisti di Trinidad e Tobago. Allora ascoltiamola insieme!
Ma continuiamo a viaggiare per il mondo, sempre attraverso la musica…
SKA
Anticipato dal Mento, il primo genere totalmente Made in Jamaica, è negli anni ’60 che, col vento portato dall’indipendenza nell’isola, nasce lo Ska, che cavalca il fenomeno dei Sound System e si diffonde in tutta l’isola col suo ritmo vivacissimo. Nato grazie al fermento dei produttori dell’isola, conquista presto anche l’Europa, dove in Inghilterra verrà adottato dai punk, confluendo nella subcultura degli “Skinheads”, che faranno la storia con i loro hairstyles. Arriva anche in Italiana grazie a un brano di Peppino di Capri.
ROCKSTEADY
Nel ’65 arriva un’ondata di caldo sull’isola, e la gente cerca un ritmo più lento che non sia troppo difficile da ballare. Viene partorito il Rocksteady, pieno di bassi e chitarre e che rivitalizza l’amore per il canto del popolo giamaicano.
EARLY REGGAE, ROOTS, LOVERSROCK, DJ-STYLE, DANCEHALL, RAGGAMUFFIN, RAB-A-DUB E INFINE…DUB!
Nel ’68 esce il primo pezzo contente una parolina magica: si tratta di “Do the reggay” di Toots Hibbert e i Maytals, che danno così un nome a quello che sarà l’early reggae, e che diventerà presto un fenomeno mondiale. La musica reggae, infatti, è una parola-ombrello contenente tanti sottogeneri, come il Roots (stile di Bob Marley), il Loversrock e la Dancehall, o anche il Raggamuffin e la Dub, che hanno raggiunto un’autonomia maggiore e hanno ispirato generi successivi, arrivando a discostarsi non poco dalle loro origini musicali.