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CRYTICAL – SOLO FRANCESCO

Partiamo dal presupposto che chi sta scrivendo questo articolo proviene dalla stessa città del giovane talento che verrà presentato nelle prossime righe. Nonostante ciò, prima che entrasse nella scuola di Amici, io non lo avevo mai visto prima né ne avevo sentito parlare. Un po’ mi sento in colpa, ma dall’altra parte posso giustificarmi con il fatto che abbiamo due età differenti e frequentiamo persone e zone totalmente diverse. Dopo questa introduzione, di certo molto interessante, passiamo alle cose serie.

Il 3 marzo è uscito il primo album in studio di Crytical intitolato Solo Francesco (Romance / Ada Music Italy) ed è disponibile su tutte le piattaforme streaming e digital stores. Prima di immergerci in questo album davvero particolare, presentiamo brevemente chi è Crytical.

Francesco Paone – vero nome di Crytical – è un giovane rapper abruzzese classe 2004 che è riuscito ad entrare a fare parte della scuola di Amici nella scorsa edizione, arrivando anche al Serale. Grazie al talent show, è riuscito a farsi conoscere al grande pubblico dopo anni e anni di gavetta, bazzicando in diversi contest di freestyle, sia in Abruzzo che in giro per l’Italia.

Come ha raccontato all’uscita del disco: «Questo disco è dedicato a chi non sa più dove sbattere la testa ma ogni giorno continua la sua strada, a chi riesce a respirare soltanto nella sua bolla, a chi si sente perso ma sogna ancora in grande». In effetti, il primo impatto che si ha ascoltando il disco è proprio quella sensazione di un abbraccio da parte di qualcuno, quell’abbraccio che infonde sicurezza e ci tranquillizza dicendoci «non sei solo». Il tutto si contraddistingue da una spiccata capacità nel dosare bene le diverse anime di Francesco: sensibile, riflessivo e romantico. 

Da questo mix di sentimenti sono nate nove tracce che – segnate da uno stile di base rap con accenni di ottimo cantautorato ed influenze più pop in alcune tracce più romantiche – raccontano a 360° chi è davvero Francesco, la sua anima, le sue esperienze, con la speranza che qualcuno riesca a riconoscersi in lui e capire che non è da solo a combattere la realtà quotidiana.

L’album si apre con Follia, l’unico brano del progetto che Crytical ammette di aver scritto quando era ancora dentro Amici. È stato il singolo di lancio e da subito appare molto chiaro il mood e la direzione che andrà a prendere l’intero progetto: una penna diretta, senza filtri che sente la necessità di esprimersi come meglio crede. Un altro dettaglio non di poco conto che è possibile notare fin dalla prima traccia è l’estrema lucidità e fermezza con cui il talento di Montesilvano (Pescara) usa immagini molto delicate con le quali descrive particolari stati d’animo. Casa mia e Le mie parole sono armi sono invece i due singoli con i quali ha affrontato il suo percorso ad Amici. Con il primo brano, Crytical è entrato nella scuola attraverso una sfida e, già da quell’esibizione, il giudice aveva captato del potenziale nel ragazzo, pieno di cose da raccontare. E così è stato. Passo dopo passo, è arrivato il secondo brano che mostra una decisa crescita artistica, soprattutto a livello di scrittura. Da quel momento, è risultato sempre più evidente il modo in cui è consapevole della forza delle parole e questo disco ne è la piena dimostrazione. Uno dei brani più toccanti è L’alba, dove rabbia e disperazione si possono facilmente toccare con mano nonostante la presenza di un ritornello vivace. È un sincero flusso di coscienza dove il giovane artista racconta i risultati raggiunti, e l’impegno e sacrifici impiegati per trovarsi dove si trova al momento.

Sulla stessa scia emozionale è stata scritta una delle canzoni più belle – se non la più bella – dell’album, ovvero Francesco. Una parola, un nome, ma con un mondo dietro. Inizia con degli audio registrati che, in un certo senso, regalano al brano un’atmosfera quasi da film, intensa. È un pugno allo stomaco, dove Francesco si mette a nudo più che in ogni altra traccia. C’è poco da dire su questo brano; il testo ha la capicità di immergerci quanto più possibile nel suo mondo per poterlo capire al meglio. Sarà che sono stato anch’io – non troppo tempo fa – un adolescente con le stesse ansie, pensieri, problemi, ma devo ammettere che Francesco mi ha lucidato alla perfezione gli occhi.

In un mercato discografico ormai saturo, pieno di artisti e canzoni che a volte hanno poco o nulla da dire, diventa sempre più difficile ritagliarsi anche un minimo spazio al suo interno. Sono dell’opinione che una chance di ascolto non vada negata a nessuno, soprattutto quando si ha davanti un artista giovane. In un modo o nell’altro, ognuno di loro ha qualcosa che sente il bisogno di esternare. Crytical è uno di loro. È una penna e un talento con un enorme potenziale – anche se acerbo – e tanto, davvero tanto da dire e questo album ne è stata la dimostrazione. Solo Francesco, in un mare di esordienti che cercano di spiccare, merita un ascolto approfondito.

Sarà poi il tempo a dirci se avevamo ragione o meno, però quando il talento è abbastanza evidente, è altrettanto difficile sbagliarsi. No, non lo dico solo perché sono un suo compaesano e sono orgoglioso di lui, ma è perché lo credo veramente.

Adrian Caporrella