Tra polemiche e femminismo: il live action Disney su Mulan

Già tra il 2016 e il 2018 si parlava di un remake Disney di Mulan (QUI il trailer) e, appena uscito il trailer l’estate scorsa, il progetto è stato investito da numerose polemiche. L’Hollywood Reporter ha incontrato la regista Niki Caro e la protagonista Liu Yifei per fare luce sugli argomenti più controversi.

In primis l’assenza di Mushu che ha scontentato molti fan. Bisogna dire – in accordo con il professore della USC, Stanley Rosen – che Mushu era molto popolare negli Stati Uniti, mentre era odiato dai cinesi, poiché banalizzava la loro cultura.In questo senso la regista sottolinea che il drago in miniatura non avrebbe mai funzionato nel contesto di realismo e dramma del nuovo Mulan e che quindi era meglio lasciarlo all’animazione. Aggiungendo, inoltre, che si è cercato di ricreare l’umorismo del draghetto rosso nei rapporti “reali” di Mulan, e ovviamente nelle situazioni come quella di essere una donna nei panni di un uomo.

La secondo polemica riguarda l’assenza di Li Shang, protagonista maschile del film d’animazione.
Come raccontato dal produttore a Collider, la scelta di rimuovere il personaggio è stata alimentata dal movimento #MeToo ritenendo inappropriata al contesto storico che stiamo vivendo l’idea di un ufficiale al comando che fosse anche un interesse amoroso sessuale.

La figura di Li Shang è stata, dunque, divisa in due personaggi quali il comandante Tung (Donnie Yen) che funge da mentore e da padre surrogato della protagonista. E Honghui (Yoson An), ovvero un soldato alla pari di Mulan, che pare riserverà tante sorprese durante la pellicola.

La regista ha poi parlato di un bacio tagliato tra Mulan e Chen Honghui che è stato rimosso su richiesta di una commissione in Cina. Tuttavia non è chiaro se il bacio sia stato rimosso anche nelle versioni destinate al resto del mondo. 

Non ci resta che scoprirlo quando uscirà in Italia il 26 marzo 2020.

Denise Maria Paulis