Il 5 giugno è uscita “Una canzone come gli 883”, a firma del nuovo supergruppo DPCM: scritta inizialmente da Lodo Guenzi (frontman de Lo Stato Sociale), la canzone è rimasta nel suo cassetto per un anno, e la pandemia gli ha fornito l’occasione per tornare a lavorarci sopra. La lista di artisti che compongono la “DPCM squad” è assai lunga: oltre a Lo Stato Sociale e lo stesso Max Pezzali, troviamo anche CIMINI, Emis Killa, Eugenio In Via Di Gioia, Fast Animals and Slow Kids, Marco Giallini, J-Ax, Jake La Furia, La Pina, Pierluigi Pardo, Pinguini Tattici Nucleari e Nicola Savino. Ed è proprio all’emergenza Covid-19 che gli artisti hanno deciso di far fronte: infatti, i proventi della canzone saranno devoluti al fondo Spotify Covid-19 per sostenere i lavoratori dello spettacolo e, per ogni euro donato, Spotify ne aggiungerà un altro.
Il pezzo, pensato principalmente per i più nostalgici, è stato scritto con l’intenzione di rievocare quei suoni e quelle immagini tipiche delle canzoni degli 883, attraverso un’atmosfera leggera e scanzonata. La musica, che riesce in questo, incontra un testo che è un accumulo di “immagini” contenute nelle canzoni dell’ex-gruppo di Max Pezzali, significativo soprattutto per i fan di vecchia data.
Sebbene questo “esperimento” non abbia convinto proprio tutti, va sicuramente lodato l’intento degli artisti, che ancora una volta si sono riuniti per cercare di dare una mano a tutti coloro che sono stati colpiti dallo stop forzato dei concerti.