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Giant Rooks. Da tren social al tour mondiale

Il mondo della musica è dominato da classifiche, numeri di ascolti e ricerca di maggiore visibilità attraverso le piattaforme social su cui gli utenti hanno la facoltà di trasformare i brani in vere e proprie hit.

Quest’arma a doppio taglio dell’esposizione mediatica è spesso fonte di critiche e di frustrazione per gli artisti, vincolati dalla necessità di reinventare le tappe fondamentali del loro percorso. Nel caso dei Giant Rooks, tuttavia, l’aver proposto una cover riarrangiata in maniera originale e creativa, in collaborazione con un’altra band, ha costituito un trampolino di lancio verso l’ampliamento del loro pubblico e la definizione di un tour mondiale. Dopo la pubblicazione di alcuni EP agli esordi, il primo album “Rookery” del 2020 segna il raggiungimento di una maggiore maturità e consapevolezza artistica e ottiene discreto successo con i singoli Watershed e Wild Stare. Intanto, diventa virale la loro versione di Tom’s Diner, brano degli anni ’80 di Suzanne Vega, realizzata con gli AnnenMayKantereit.

Questo consente al giovane gruppo tedesco di coltivare una fanbase al di fuori della nazione di provenienza e in rapida e costante espansione.

I Giant Rooks stanno, infatti, girando club e locali in tutta Europa e negli Stati Uniti, riproponendo nel nuovo mondo digitale la gavetta di una band che divora qualsiasi palco a disposizione. Assistendo al loro concerto presso i Magazzini Generali di Milano il 7 giugno, l’impressione è stata proprio quella di fare un passo indietro nel tempo. Spaziando tra l’alternative rock e l’indie pop, mettono in scena esibizioni senza fronzoli ma cariche di energia, grinta e coinvolgimento. Un frontman dalla voce riconoscibile che corre per il palco e tra il pubblico, passando senza problemi dal microfono alla chitarra, dalle tastiere alle percussioni, e che guida l’intera formazione in uno show trascinante. Una band che non vedeva l’ora di esibirsi e un pubblico entusiasta del ritorno nei locali per la musica dal vivo: quello dei Giant Rooks è stato uno spettacolo che mancava da tanto, e la conferma che ne abbiamo bisogno.

Testo e grafica di Martina Gimeli