La pratica delle mutilazioni genitali femminili riguarda 600mila donne in tutta Europa. Stime, non dati certi, su quella che dal 2012 è riconosciuta dall’Ue come una forma di violenza di genere. L’anno scorso la direttiva 1385 ha inquadrato le mutilazioni genitali come un reato a sé stante, perseguibile anche al di fuori dei confini europei in virtù del principio di extraterritorialità.
Lunedì 7 aprile una delegazione di Europhonica si è recata al Parlamento europeo di Bruxelles per prendere parte al final event di Chat Plus – Changing Attitude, un progetto biennale coordinato dalla Fondazione Albero della Vita in collaborazione con il network europeo End Fgm.
In questo podcast, i nostri Irene Vanni e Simone Matteis raccolgono le dichiarazioni di alcuni degli interlocutori che hanno animato l’incontro: tra loro le eurodeputate Alessandra Moretti, Benedetta Scuderi e Marit Maij, componenti della Commissione Femm; la project manager di Fondazione Albero della Vita, Maura Galati e diverse attiviste provenienti da Paesi Bassi, Portogallo, Belgio e Irlanda.