“Proteggere l’informazione è un dovere”: con queste parole la commissaria europea Marta Kos ha sottolineato l’impegno dell’Unione a tutela di Radio Free Europe / Radio Liberty, l’emittente che dagli Anni Cinquanta rappresenta il simbolo dell’informazione libera nel Vecchio Continente.
I tagli imposti dall’amministrazione Trump nelle scorse settimane, con lo stop ai finanziamenti da parte dell’agenzia statunitense per i media globali, ne hanno messo in discussione la sopravvivenza stessa. Dopo che a metà marzo dieci Paesi europei capeggiati dalla Repubblica Ceca (dove ha sede l’emittente) avevano lanciato un appello alle istituzioni Ue, da Washington una contro-ordinanza di un giudice federale ha ripristinato i fondi per Radio Free Europe / Radio Liberty, scongiurandone la chiusura definitiva.
Martedì 1° aprile l’emiciclo di Stasburgo ha accolto un dibattito su questa vicenda, molto simile sotto certi aspetto al “caso Klubradio” che vi avevamo raccontato nel lontano 2021. “Il mondo ha bisogno che l’Europa sia rifugio e luogo sicuro per i media indipendenti”, ha dichiarato la commissaria Kos, citando poi una frase del reporter Walter Cronkite: “La libertà di stampa, di opinione e di espressione non è importante per la democrazia, ma è essa stessa democrazia“.
A cura di Simone Matteis