Mickey 17, corro da te!
Inizia il terzo giorno di Berlinale. Sveglia alle solite 7:30, orario in cui viene sbloccata la prenotazione per gli eventi di due giorni dopo. Una doccia e un tè caldo sono quello che ci vuole per instradarmi verso la sede della Berlinale, quel cuore pulsante in cui è sempre possibile vedere dei badge al collo penzolanti, anche fuori dagli edifici del festival.
Oggi è una mattinata importante, forse quella che aspettavo di più dall’inizio della Berlinale stessa: è il giorno in cui, con accesso privato per la stampa, assisterò finalmente a Mickey 17.
Ciliegina sulla torta: nel pomeriggio, cast e regista del film saranno in conferenza, proprio di fronte ai miei occhi. È un grande sorriso quello che mi accompagna per i marciapiedi, per la U-Bahn e infine per la S-Bahn nel mio tratto di strada verso il Berlinale Palast.
La sala piena per l’anteprima mondiale del film
Dunque, l’opera che tutti aspettavano si professa come tale proprio nel pubblico che ha attirato: al mio ingresso nel Palast quella che vedo è una massa enorme di giornalisti, alcuni con lo stesso entusiasmo da fan. La sala si rivela completamente piena, nonostante non sia sold out.
Gironzolano tra le poltrone delle figure che ricordano varie volte ai giornalisti che il film sarà sotto embargo fino alle 19. Prendo coscienza del fatto che, in una sala incredibile, sto per assistere per la prima volta a un’anteprima mondiale della quale nemmeno potrò parlare liberamente appena uscito.
Molti fischiano questa scelta, ma sinceramente l’approvo. La sera, una marea di persone animerà la sala per provare le stesse emozioni che abbiamo provato noi, sarà meglio lasciargli vivere quelle emozioni senza interferire.
Mickey 17, more like Mickey 2025… or soon
Inizia l’epopea di Mickey 17, ma facciamo un passo indietro per inquadrare il film. Parliamo della regia di Bong Joon Ho, che incorona Robert Pattinson protagonista della pellicola col personaggio di Mickey Barnes, lascio a voi il piacere di scoprire il senso del numeretto che ne affianca il nome.
Al cast si aggiungono grandi e piccoli nomi (Mark Ruffalo, Toni Collette, Steven Yeun, Naomi Ackie e Anamaria Vartolomei), tutti abilmente sullo stesso piano in una trama complessa che, seppur parta un po’ ripetitiva e fatta di spiegoni, ingrana senza lasciarci capire bene in che direzione si andrà.
La tessitura di Bong Joon Ho ci racconta un mondo innovativo, un ideale futuristico… ma siamo sicuri di essere così lontani da quei giorni? Tra progresso tecnologico, attività politica tendente all’autoritarismo e il tema delle migrazioni, Mickey 17 sembra creare un ponte narrativo con la nostra attualità, facendoci esplorare i dilemmi e gli aspetti fattuali del nostro presente.
In conferenza
Al termine di un film interminabile (per quanto riguarda la ricchezza di contenuto), ma non per questo spiacevole, la corsa di tutti i giornalisti è verso la Sala Stampa. Mamma mi ha fatto piccolo, gambe rapide e abilità di infilarmi tra la folla. Corro a prendere il mio posto ed ecco di fronte a me il grande tavolo coi nomi di chi verrà ospitato a breve: Anamaria Vartolomei, Naomi Ackie, Robert Pattinson, Bong Joon Ho, Toni Collette e Steven Yeun.
Questo grande team appare in sintonia, con molte risate che non si nascondono ai nostri occhi e alle telecamere. Robert Pattinson è infermabile, me l’ha detto anche mamma che stenta con l’inglese ma ha seguito la conferenza da YouTube. Si parla di situazione politica attuale con Bong Joon Ho, che opta solo per risposte in coreano e si rivela essere un bonaccione a cui è impossibile non voler bene. Ma soprattutto, si parla di salsa, e mica intendo la danza.
La salsa, La Salsa, LA SALSA!
La salsa, elemento presente nel film (ma neanche troppo), ha incuriosito tantissimi giornalisti in sala. Una quantità di domande monotematiche che risvegliano persino il dibattito sul concetto di salsa stesso: per Robert Pattinson quella che si mette sulla pasta, per Bong Joon Ho invece un ingrediente fondamentale per la cucina coreana: “Esiste una sola giusta salsa per piatto”. Dunque, se volete saperne di più della salsa presente in Mickey 17, il nostro invito è di correre a vederlo appena sarà disponibile in Italia, dal 6 Marzo. Dalla Berlinale, per oggi, è tutto.
Samuele Muresu