Al via la 75esima edizione della Berlinale
Nella capitale tedesca c’è grande fermento. Non è la neve di questi giorni, ma la grande voglia di assistere allo spettacolo che è stato allestito per la Berlinale 2025. È la 75esima edizione del rinomato festival, che quest’anno promette uno spettacolo continuo coi suoi oltre 200 film tra cui scegliere.
Grandi star, raccolte di cortometraggi, opere del millennio passato e grandi occasioni per i nuovi filmmakers: la Berlinale si propone ancora una volta come ponte per riunire tutti i sognatori del cinema, da chi lo vuole fare a chi lo vuole guardare e raccontare.
L’esordio con Das Licht e l’Orso d’Oro a Tilda Swinton
La serata di giovedì 13 Febbraio ci ha regalato l’esordio ufficiale del festival del cinema di Berlino, con una grande cerimonia di apertura che ha illuminato il red carpet e acceso l’entusiasmo di spettatori online e presenti.
La prima proiezione ufficiale di Das Licht (regia di Tom Tykwer) e la premiazione di Tilda Swinton hanno dato il via all’enorme programma imbastito.
Tilda Swinton è l’idolo dei giornalisti
Nella mattinata di ieri, 14 Febbraio, è stata proprio Tilda Swinton a prendersi i riflettori. La città si è risvegliata con una neve che non si vedeva da tempo, molto simile al candore dell’attrice stessa, che in conferenza stampa ha strappato tante risate e regalato una vera e propria masterclass di vita.
Tanti giornalisti l’hanno ringraziata per il suo supporto alle cause che appoggiano i diritti civili in vari paesi. Tilda Swinton ci ha tenuto a sottolineare il suo dissenso nei confronti di ogni guerra, evidenziando come ognuna abbia un impatto su di noi in quanto collettivo umano.
L’importanza della Berlinale e i consigli di carriera
L’attrice inglese si rivela profondamente grata per l’Orso d’Oro alla carriera ricevuto durante la cerimonia di apertura, che è stato accolto con un brillante discorso della stessa. Il rapporto con il festival è stato molto importante per la sua carriera, che l’ha vista infatti tornare a Berlino varie volte per ricoprire ruoli nella giuria della Berlinale.
Si è parlato molto della sua carriera e dell’approccio che le ha permesso di rimanere un’icona e punto di riferimento nel mondo del cinema. Il suo segreto, come ammesso con grande serietà, è stato quello di trovare e coltivare la propria famiglia, la propria tribù. Tanti registi ampiamente nominati e ringraziati (Derek Jarman, Sally Porter, Peter Wollen…) sono stati rappresentazione di quanto la Swinton considera di massima importanza nel suo mondo: le connessioni.
Friendship’s Death: l’attualità in un film dell’87
Ci spostiamo dalla Sala Conferenze allo Zoo Palast, enorme cinema di cui anche Tilda Swinton riconosce la grandezza e la storia, supponendo peraltro che le tende del sipario fossero le stesse di quando lo frequentava lei. Arriva dunque il momento di assistere alla trasposizione dell’attrice dalle grandi parole che ha elargito in conferenza stampa alla pura opera cinematografica.
La sua proposta, tra la miriade di film in cui ha recitato, è stata Friendship’s Death, con la regia di Peter Wollen (1987). Poche anticipazioni per evitare spoiler, ma Tilda Swinton ci parla di un film che “per la sua attualità, potrebbe essere stato fatto proprio stamattina”. Il conflitto israelo-palestinese, i grandi dilemmi sulla tecnologia, sul nostro futuro, su cosa possiamo definire davvero umano. Nell’oretta e mezzo di film pare esserci stato tutto.
Arrivederci Tilda, ti aspettiamo Timothee
L’angelo che ha elargito sorrisi e ringraziamenti per tutta la mattina lascia dunque i riflettori del palco, ma il festival è solo all’inizio.
Il prossimo grande nome, atteso da tutti, è quello di Timothée Chalamet. Sarà lui a portare, tra gli eventi della Berlinale 2025, il primo grande film internazionale con la sua interpretazione di Bob Dylan in “A Complete Unknown”.
Credits foto: Richard Hübner / Berlinale 2025
Samuele Muresu