Un ritorno a casa nelle atmosfere di Paolo Genovese
Dal 20 Febbraio è approdato al cinema “Follemente”, nuova commedia pop romantica di Paolo Genovese con protagonisti principali Edoardo Leo e Pilar Fogliati, che torna sul grande schermo dopo un anno dal suo debutto al cinema con “Romeo è Giuletta” e numerosi prodotti targati Netflix fra cui, “Romantiche”, “Cuori” e “Odio il natale”.
In “Follemente” Pilar Fogliati indossa le vesti di Lara, profondamente romantica e femminista, mentre Edoardo Leo quello di Piero, insegnante di storia e filosofia con un matrimonio alle spalle.
I due si rimettono in gioco in un primo appuntamento romantico.
Paolo Genovese, affezionato ad un’ambientazione intima e domestica, narra di un primo appuntamento a casa di lei. Una casa abitata anche da tanti “coinquilini”.
Il regista, infatti, pronto a svelarci nei suoi film i legami carichi di aspettative, insicurezze e paranoie, abbandona gli squilli del telefono di “Perfetti sconosciuti”, per lasciarci assordare dai personaggi nelle loro teste che interpretano le rispettive coscienze.
“Ogni testa è un tribunale”
Prendendo ispirazione da “Inside Out”, ogni gruppo dialoga fra loro incarnando non le emozioni, ma il lato ironico, romantico e polemico dei protagonisti, pilotandone le loro azioni.
In uno schieramento diviso per i rispettivi generi, nella mente di Lara impariamo a conoscere Emanuela Fanelli, come in altre pellicole ironica e sagace, Claudia Pandolfi, che incarna l’aspetto intellettuale e femminista di Lara, Vittoria Puccini, che invece ispira le altre a seguire la versione più romantica e sognante dell’amore e infine Maria Chiara Giannetta, che esplora le paure ed ex dipendenze della protagonista.
Nella controparte maschile di Piero ritroviamo invece le voci di Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria. In un gioco quasi di specchi è ravvisabile come Vittoria Puccini e Maurizio Lastrico siano gli aspetti più romantici dell’amore, mentre Claudio Santamaria ed Emanuela Fanelli ne aggiungano un tono trasgressivo.
Il titolo “Follemente”, dunque, oltre ad essere il preludio di un sentimento romantico, è un bel gioco di parole con cui il regista ci vuole annunciare una mente affollata da vocine. Riprendendo però un vecchio detto napoletano “ogni testa è un tribunale” e bisogna venirne a capo.
Le lotte interiori che si svolgono nelle coscienze di Piero e Lara sono dirottate verso loro stessi, in una sorta di Super-io, Es e Io che cercano di trovare un difficile equilibrio.
Tra lapsus, defaillance e battute di spirito, i protagonisti capiscono che conoscersi davvero è venire a patti reciprocamente tra le ferite del passato, le ideologie e le aspettative romantiche sul futuro.
Una commedia poco “folle” molto “mentale”
La nuova commedia di Paolo Genovese presenta una sceneggiatura ritmica e cadenzata in cui ci sono tanti confronti, tanti dialoghi ma pochi colpi di scena. E’ una commedia che non rischia, non si azzarda ma, al contrario, mantiene un tono equilibrato e prudente.
Anche situazioni del passato che si riaffacciano, che potrebbero mettere in crisi la prospettiva della frequentazione, non vengono sfruttate per generare più pathos.
Al contrario, l’improvvisa chiamata della figlia di Piero e il regalo dell’ex fidanzato di Lara diventano occasioni per mostrarsi più vulnerabili.
La crescente intimità dei due protagonisti è lenta ma evidente, passando da un’iniziale bicchiere di vino per darsi un tono al mangiare una vaschetta di gelato ai piedi del letto, come due grandi amici.
Una storia lineare con un lieto fine già previsto, poco folle ma molto mentale.
Carmen Allocca